Ipertensione e malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari sono una delle patologie con più alto tasso di mortalità sia maschile che femminile, l’ipertensione è l’apripista a queste patologie. In cuore si comporta come una pompa idraulica nel nostro organismo, e grazie alle sue contrazioni muscolari esercita sulle pareti delle arterie una pressione variabile a seconda di tanti fattori individuali. Il valore della pressione normalmente varia nel corso della giornata: aumentando con lo sforzo, le emozioni, il freddo o il dolore e diminuendo con il riposo e il sonno.
L’ipertensione cioè una pressione arteriosa superiore a 140/90 mmHg è una malattia subdola, non dà sintomi, ma mantenendosi in questi valori a lungo tempo, causa danni cronici al nostro sistema cardiovascolare. L’unico modo per sapere se si è ipertesi è misurare la pressione arteriosa più volte nell’arco di una settimana.
L’ipertensione si sviluppa quando le pareti delle arterie di grosso calibro perdono la loro elasticità naturale diventano rigide e i vasi sanguigni più piccoli si restringono, a questo punto il cuore si affatica e può aumentare le sue dimensioni, divenendo meno efficiente e favorendo l’aterosclerosi. Per questo le persone che hanno la pressione alta corrono un rischio maggiore di infarto o ictus, insufficienza renale e seri danni alla vista.
La pressione arteriosa è dunque la pressione esercitata dal cuore stesso, per far circolare il sangue nel corpo, da questo si capisce che sia il nostro cuore che le nostre arterie devono essere in buona salute per far lavorare bene il nostro corpo. L’alternarsi delle contrazioni cardiache ci da una
- Pressione arteriosa sistolica: misurata al momento in cui il cuore si contrae e pompa il sangue nelle arterie, che di norma non dovrebbe superare i 120 mmHg e una
- Pressione arteriosa diastolica: misurata tra due contrazioni, mentre il cuore si rilassa e si riempie di sangue, che non dovrebbe superare gli 80 mmHg
Si considera “desiderabile” quindi, una pressione tra i 120 / 80 mmHg
Nella maggior parte dei casi l’ipertensione, cioè la pressione troppo alta, è spesso dovuta a stili di vita ed abitudini non corrette, quindi bisognerebbe cercare di mantenere la propria pressione a livelli desiderabili, fin dalla giovane età, attraverso semplici regole.
Avere un’alimentazione sana, in particolare:
- Ridurre il quantitativo di sale. Ridurre il consumo quotidiano di sale di circa 5 grammi al giorno può abbassare la pressione di circa 5 mmHg. Per le esigenze del nostro organismo, è sufficiente la quantità di sale già contenuta naturalmente negli alimenti freschi e naturali, perché quelli conservati invece, specie alcuni cibi in particolare ne sono molto ricchi.
- un’alimentazione equilibrata e moderata in ckal che permetta di mantenere sotto controllo il peso aiuta il cuore a non affaticarsi e a non pompare con più energia il sangue in tutti i tessuti
- arricchire la dieta settimanale di acidi grassi polinsaturi come fare? Semplicemente aumentando il quantitativo di pesce. Studi recenti hanno scoperto un potente alleato di antiossidanti, fibra e vitamine nella prevenzione e nel trattamento dell’ipercolesterolemia e cioè gli acidi grassi polinsaturi (acidi omega 3 e omega 6) presenti nel pesce. Si trovano prevalentemente nel pesce pescato e non in quello allevato: per la sintesi degli acidi grassi polinsaturi è fondamentale che il pesce consumi le alghe che crescono sui fondali marini, e non le alghe sulle pareti delle vasche per allevamento. Meglio poi optare per il pesce azzurro (alice, sardina, sgombro, tonno, pesce spada), che ne è ancor più ricco, e limitare il consumo di crostacei e molluschi che sono più ricchi di colesterolo. Fondamentale in questo, anche la scelta del metodo di preparazione e/o di cottura. Gli acidi polinsaturi sono molto delicati: è quindi fondamentale preferire i metodi di cottura non troppo spinti (vapore, al forno, al cartoccio) o le preparazioni a freddo (marinatura, magari con limone).
consumo di frutta e verdura quotidiano. Frutta e verdura oltre alle vitamine contengono anche molto potassio, che aiuta a mantenere bassa la pressione - ridurre il quantitativo di colesterolo, favorendo con l’alimentazione l’aumento di quello HDL ( deve essere superiore a 40 mg/dL che ha un fattore protettivo verso le nostre arterie fungendo da spazzino, e diminuendo il colesterolo dannoso LDL (deve essere inferiore a 100 mg/dL), che è quello in grado di depositarsi a livello delle arterie e causare delle placche aterosclerotiche.
- limitare il consumo di caffè
Avere sane abitudini e stili di vita, in particolare:
- praticare regolarmente una attività fisica di moderata intensità (bastano 30 minuti di cammino a passo svelto al giorno) aiuta a mantenere la pressione arteriosa a livelli favorevoli.
- Non fumare, molti studi hanno evidenziato che il fumo abbassa i livelli di colesterolo buono HDL
- Rilassarsi e ritagliarsi del tempo per se stessi nell’arco della giornata, poiché la pressione aumenta quanto si è arrabbiati, eccitati, impauriti o sotto stress.